17-Agosto 2016

Stanotte salgo su Arcuentu. Decisione dell’ultimo minuto, ispirato dalla luna del giorno prima e dalla carenza di montagna.

Rispondono alla chiamata solo Dona e Stefy, carichiamo gli zaini sul West e si parte quasi puntuali.

Saliamo con una rapidità esagerata, le nuvole ci avvolgono già da metà percorso ma sono fiducioso. Per un momento sembra autunno. Saliamo ancora senza sosta nel percorso più breve ma più tosto.

Ci affacciamo finalmente tra il naso e gli occhi di Arcuentu e ci si apre la visuale sul versante Est. La luna e già alta in mezzo alle nuvole ancora illuminate dagli ultimi raggi di sole. Spettacolo! siamo fradici di sudore e in mezzo al vento fresco, avanziamo rapidi sino alla cima. Lo spettacolo è talmente potente che iniziamo a fotografare in preda all’euforia mista a follia. Mi tolgo la maglietta zuppa e inizio a saltare tra le nuvole. Mi sento felice. E gli altri con me.

Posizioniamo un telo per ripararci dal maestrale e stendiamo i sacchi a pelo. Vino, focaccia grappa, fotografie e ci corichiamo che è mezzanotte.

Ore 4:00 la luna è talmente euforica che si infila tra i rami dei maestosi lecci e mi sveglia. Mi alzo cercando di non svegliare gli altri, non riesco, capiscono le mie intenzioni e ci dirigiamo in tre sulla piana. La luna ora è altissima e inizia la discesa verso il mare. Restiamo un oretta in adorazione, godendoci un altro spettacolo indimenticabile. Ci addormentiamo di sasso e verso le 6:00 ci pensa il sole a svegliarci. Wow.. le nuvole, dal mare e dalle vallate, tornano a scaldarsi nel campidano, scorrono lente come lava bianca ricoprendo tutto sotto di noi. La luce d’orata dell’alba rende il tutto più prezioso.

Caffè, alla maniera di chi si dimentica la caffettiera, un applauso all’Arcuentu e si torna giù al west…

Ecco qualche immagine di una nottata da non dimenticare

Buona Visione